LAVORI FATTI A MANO

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20/12/09

A Alexander Platz c'era la neve....


e anche a Pisa e per questo l'aereo non è decollato e così non è atterrato a Berlino e così non è partito per Pisa... E' così che vanno le cose... programmi tutto, incastri l'ultimo secondo, ho previsto tutto: ma la neve  in Italia no! Ai -12 ero preparata, anche alla neve in Alexander Platz, sulla porta di Brandeburgo, sopra i mercatini di Natale, ero preparata al freddo ma non al disastro che ho trovato in Italia...
insomma per farla breve invece che a Pisa sabato alle 12,r50 sono atterrata a Bergamo domenica alle 13,30, per fortuna con l'alta velocità ed il terravision alle 18,00 ero già a casa...
Cosa è successo? di tutto e di più... ho conosciuto una splendida donna, ma questo lo sapete, ho patito freddo, ho pianto di rabbia e riso di divertimento.... ora sono stanca e domani devo  lavorare ho anche avuto un giorno in più di vacanza ma non posso approfittarne....

18/12/09

E' già finita....

la vacanza...
un giorno soltanto, anzi due. Il mio regalo di Natale: una cena a Berlino. Perchè Marion è qui, ed io corro a conoscerla, in fondo è solo un'ora d'aereo. Ora conosco la sua voce dai mille accenti (uno per ogni lingua che parla). Abbiamo fatto un mini knit, ci siamo scambiate doni e promesse di trovare il tempo e il modo per incontrarci di nuovo ma New York è così lontana...
Fa freddo, è nevicato tutto il giorno. Ci siamo fatti pinte di birra e tutti i bagni della città. Abbiamo fatto il giro sul pulman "portoagiroituristi" sotto la neve con il vetro appannato che  non si vedeva nulla.
Abbiamo fatto una toccata e fuga. Ci sono amici che rimangono. Noi partiamo domani mattina.

17/12/09

Bianco Berlino

Siamo a Berlino a trovare un'amica speciale...
è il mio regalo di Natale.
Bianco Natale
Siamo arrivati sotto la neve, fuori nevica.
alle 18,15 all'entrata della Galleria Kaufhof ci incontreremo
Conoscerò la mia amica....
L'albergo è bellissimo.. ora vado a vedere il mercatino di natale..
devo dire grazie a qualcuno... forse a Babbo Natale....

15/12/09

207 gr



E' quanta lana ho usato per il secondo mormor.
La foto non è buona, lo so, ma c'è il vento che urla e ho avuto paura che il mio mormor finisse nel campo di carciofi perciò una al volo, nel vero senso della parola, e via.
Non chiedete che lana è la compro da Andrea al Mercato delle Cascine il martedì mattina (banco 156 credo) si merita tutta la pubblicità possibile.
Peccato averne comprata solo 3 gomitoli...
Dunque 207 gr ne avanzano 93... cosa farci ma un cappello perchè dove vado farà freddo molto freddo

e questo è quello che è sortito fuori, fatto a misura, come quando si prepara un sugo che si aggiunge di sale. ogni tanto lo provavo e, a seconda, o aumentavo e diminuivo.
L'ho fatto al telefono con un'amica che invece di scambiarci parole contavo gli aumenti.
L'unica spiegazione che posso dare è il fiore, fatto solo per finire la lana, perchè sono stanca di strascinare avanzi.
12 maglie alte nel primo giro
*1 maglia bassa, 3 maglie alte nella m.a. sotto* così per tutto il secondo giro.
Uncinetto del 6 una spilla da balia cucita dietro.

A proposito di fiori... vi ricordate il cappello ? Il fiore nonostante il gelo è sbocciato:

Il vento che urla



C'è un vento frte stanotte, un vento che urla. Urla, freddo e gelido, fra i rami degli alberi spogli, s'infila nelle strade, si abbatte sui muri di questa casa esposta a Nord, che conosce il vento gelido. Urla, nel campo sotto casa, stride contro l'inferiata del parco, sbatte nella tenda che non è fissata bene e sbatte, sbatte, sbatte.
Ci sono cose che sbattono sul terrazzo, forse lo stendino, debole e leggero senza i panni stesi che lo bloccano, lo fissano, lo rendono pesante. Ma non è gelo è solo vento che urla. Non è ghiaccio quello che riluce alla luce dei lampioni. Sono le urla di monte Morello che mi hanno svegliata stanotte. E' il freddo che ho dentro e non passa, per quanto mi vesta. Il vento urla fuori dalla finestra e fa eco nella testa e mi sveglia in questa notte che è ancora notte fonda. Non mi fa dormire il vento che urla, tiene svegli pensieri che non sono campanelli, o prismi colorati sono veri pensieri, quelli preoccupanti. Quelli che hai quando devi partire foss'anche per un'ora. Sono le cose da finire, da fare, da sistemare. Sono impegni, lavori, orari da rispettare. E' freddo, che arriva viene e farà lì dove vado.  E' freddo e dal freddo è venuta stanotte un'idea. così, un'iperbole della mente. Un pensiero confuso con una forma precisa. E' il ricordo dei boschi di castagne, con le foglie e i ricci già battuti per terra, dove trovi, quando è inverno, le trombette di morto. Sono funghi. Funghi viola e per questo speciali. Sono funghi con l'anima dark. Sono funghi di moda. Sono squisiti saltati in padella con olio aglio e un poco di pomodoro e poi condirci le penne. Sono forme da copiare, da inventare, da elaborare. Sono cose che si fanno la notte quando fuori il vento urla, forte, e non lo vu0i sentire

CANTARELLO
Occorrente:
Una notte insonne
Una lana presa dal cesto di colore scuro (meglio se viola/nero)
Un paio di ferri del 4

Avviare un numero di maglie multiplo di 8
(io ne ho messe 144 perchè è finito il filo ma volevo metterne 168)
1 giro lavorare 8 maglie a diritto, 8 a rovescio
2 giro lavorare le  8 maglie a riovescio a rovescio, delle  8 maglie a dritto accavallare le prime 2, 4 maglie diritte, 2 insieme a diritto
3 giro lavorare le 6 maglie a rovescio a rovescio, delle 8 maglie a diritto accavallare le prime 2, 4 diritto, 2 insieme a diritto
4 giro, lavorare le 6 maglie a rovescio a rovescio, accavallare 2 maglie a diritto, 2 m.d, 2 m. insieme a diritto
5 giro lavorare le 4 maglie a rovescio a rovescio, accavallare 2 maglie a diritto, 2 m.d, 2 m. insieme a diritto
6 giro lavorare le 4 maglie a rovescio a rovescio, acc. 2 maglie a diritto, 2 m. insieme a diritto
8 giro lavorare le 2 maglie a rovescio a rovescio, acc. 2 maglie a diritto, 2 maglie insieme a diritto
CONTARE TUTTE LE MAGLIE RIMASTE SUL FERRO
(da 144 a me ne sono rimaste 36) e vedere se si possono dividere per 6 o per 8

9 giro (su 36 maglie) 6 rovescio, 6 diritto, 6 r, 6d, 6r,6d
10 giro le rovescie a rovescio, 1 accavallato, 2 d, 2 ins. a dir
11 giro le rovescie a rovescio, 1 acc. 2 d., 2 ins.a dir.
12 giro le rovescie a rovescio , 1 acc, 2 ins a diritto
13 giro le rovescie a rovescio , 1 acc, 2 ins, a diritto
CONTARE TUTTE LE MAGLIE RIMASTE SUL FERRO
(ne sono rimaste 12)
14 giro 4 rov, 4 dir, 4 rov
15 giro, 1 acc, 2 ins, 4 rov, 1 acc, 2 ins dir
16 giro 2 rov, 1acc, 2 ins a diritto, 2 rov
HO 6 maglie sul ferro
con l'uncinetto (3,5) chiudo le maglie sul ferro a maglia bassa (6 maglie basse) chiudo in cerchio e comincio a fare un cordino a maglia bassa della lunghezza desiderata (io ho un polso di 12 cm ma non faccio testo) (voldendo posso fare un i-cord con i ferri) faccio un occhiello con 6 catenelle e chiudo il bracciale.
Metto un bottone in modo da poterlo chiudere fermo i fili e fisso il fiore
ora vado a svegliare i ragazzi  e li porto a scuola
Buona giornata, sapete anche il vento ha smesso di urlare


11/12/09

La cena


E' tutto pronto, tutto appposto,come dico io.
Ho lavato in terra e pulito i vetri. Ho pure rifatto i letti. Ed ho cucinato. tanto. Perchè stasera c'è una Ravelry a cena. Un'ospite speciale che viene da lontano chi è? non lo so, l'ho conosciuta ieri siamo andate a giro per il centro, a fare spese, a comprare lana che a casa sua non trova, a vedere i negozi, le botteghe come si dice qua, da queste parti, di qua d'Arno dove ci sono gli artigiani che ancora fanno le cose con le loro mani e la loro passione. Ed io l'ho invitata a cena, perchè sono fatta così. Perchè i miei orizzonti sono sempre più ampi, e le amiche sempre più lontano. Perchè è così che si usa, vengo lì, dalle tue parti... mi inviti? io vengo! tu vieni? io ti invito! non so la forma giusta qual'è, quella educata, quella che t'insegnano con le buone maniere. Non so nemmeno se mettere i tovaglioi di carta o quelli della tovaglia buona (che è in tinta con i piatti di tutti i giorni). Non apparecchio in gran pompa: si mangia in cucina, sulla tavola che si allunga, e si allunga e si allunga per quanti siamo per poi ritornare piccina. I piatti di tutti i giorni i bicchieri buoni perchè mettere quelli della nutella mi sembra eccessivo (e non storgete la bocca che tutte abbiamo il servito da 12 delle varie stagioni della nutella), ed i vassoi che la prof d'italiano, al colloquio l'altro giorno, mi ha detto che Matteo va bene ma presenta le cose male, in modo disordinato, come mettere la pietanza in tavola direttamente nella pentola, perchè non si fa??? perciò devo trovare 4 o 5 vassoi e il posto dove appoggiarli. Almeno i fagioli con il romaiolo li posso tirare sù o è sciattoneria? e le lasagne? le metterò nella pirofila di ceramica che quella tutta battuta di latta fa impressione a vederla... ma vengono così buone... è come l'arrosto nella pentola d'alluminio si attacca tutto ma vien di un buono....che  è inutile dirlo nelle antiaderenti non ha quel sapore... Via, vado a tirare fuori il servito buono quello delle feste. Proverò a fare bella figura, per poi sentirmi dire, a tavola, dalla voce angelica e senza peccato di un figliolo irriverente "gente a cena mamma, il servito buono eh!!" Tanto facciamo tutte così, non sono la sola a peccare. Speriamo che sia così anche in America.,perchè l'ospite si chiama Kenia ma viene da San Francisco.
Vado a mettere le cose nei vassoi. e finire il mormor. il secondo.

09/12/09

Copiona


Io certe cose non le faccio: per principio rispetto il lavoro e le idee altrui...
Ma ho adorato questo pattern dal primo momento che l'ho visto e ci ho provato, lo giuro, ad acquistarlo.. non ci ho capito nulla... mi volevano vendere un kit con la lana ma per gli USA only...
Sono giorni che provo a comprare i modelli di Cuore di maglia ma non riesco a mettere il bancomat nella slot del pc, insomma io pago, bene, in contanti, ci riesco con il bancomat ho problemi con la carta di credito ... In In compenso nel baratto sono un portento.
Volevo questo cappello.
L'ho fatto così, mi sono ispirata, l'originale è bellissimo io non ci sono andata neanche vicino. Se qualcuno mi spiega come comprarlo "Io Pago!" se poi mi facesse anche la traduzione...
gli occhi sono verdi, oggi, naturali.





è venuto così, maglie alte, maglie basse, maglie basse girate al contrario, righe accorciate, scorciate, storte.
manca il fiore, ma è sull'uncinetto. Sta sbocciando

06/12/09

Bella indecisa...

Sono qua con i capelli mezzi raccolti e lisciati e gli altri ancora tutti riccioli
Un mormor a mezzo e mille lavori da finire.
Un cappellino che sto copiando il modello da una fotografia e una sedia di panni da stirare.
Uno smalto viola da passare sulle unghie e le verdure da pulire.
Trovare un punto per un'amica o passare l'aspirapolvere.
Prendere un caffè, che ieri sera ho trovato la Nespresso in casa sopra il microonde, o bere la tisana alle bacche rosse.
Alzarmi da letto o mettere una copertina.
Oggi sono indecisa su tutto: è bello essere così! mi sento come i maschi di questa casa che mai sanno cosa si deve o è meglio fare. Bello chiedere tutto a tutti ed essere totalmente indifferenti. Bello essere maschi... non ci avevo mai pensato. Bello non saper decidere che detersivo usare per pulire il gas e non pulirlo: Bello!  Bello ignorare il tempo di cottura del carciofo! Bello! Bello non sapere dove ho nascosto la scopa o il sacco della nettezza. Bello! Bello pensare che il secchio dei panni sporchi abbia una combinazione segreta a prova di uomo. Bello. Bello sostenere che la lavatrice sia indispensabile e non sapere come usarla: Bello!
Bello pensare che serva una laurea in ingegneria solo per usare il ferro da stiro e quella in architettura per piegare le camicie. Bello!
Oggi sono indecisa se continuare a vivere in questo zoo di maschi e fare finta di niente o buttarli, tutti, fuori a calci. Mi prude il piede....

04/12/09

Il sole nel cuore


C'è una confusione composta, quasi ordinata direi, in casa stamani.
E' come se le cose si fossero rimesse a posto, o appppposto con un sacco di p come mi piace sentirle, così dolcemente ed inaspettatamente.
Ci sono, non posso negare, 10 lavori a giro, a mezzo, ed una caterba, o montagna, di panni da stirare e qualche centinaio di calzini da accoppiare. Ci sono: ma sono belli e ordinati. Ci sono i vetri puliti bagnati di pioggia che non mi fa arrabbiare. C'è questo'odore di umido che non va via, anche la musica che suona lo stereo è composta.  E' tutto così perfettamente apppposto in questa magnifica confusione. Sarà per via di questo sole che mi è spuntato dentro stamani, proprio in mezzo al cuore che rende allegro questo giorno di pioggia di dicembre, questo giorno così pericolosamente vicino al Natale che mi chiedo se farò in tempo a fare tutto.
E' questo sole che mi riluccica dentro che mi sembra di essere piena di cristalli che riflettono e spezzano la luce in coriandoli colorati che mi girano dentro e mi rendono euforica.

Oggi è così. una giornata che ce ne sono poche.
Oggi è così: ho il sole dentro.

01/12/09

L'arcobaleno


C'è la pentola d'oro degli gnomi alla fine dell'arcobaleno.
Io sono a scavare.
E presto tirerò fuori tesori. Tanti. Perchè gli  Arcobaleni oggi, sopra a casa mia, erano due. Che sia un buon segno?

26/11/09

Il Mormor....












"Sommesso e lieve" cantava il mormorio del Piave e la mia nonna, quando ero piccina picciò, Io che sono cresciuta a "Profumi e balocchi" dove anche lì "mormora la piccina"..... Ecco a me il Mormor fa venire in mente la nonna (in fondo è stato pensato per una nonna) : è rigoroso, caldo, rassicurante, senza tanti fronzoli. Non è una liseuse è uno scialle che deve coprire quando fa freddo, abbracciare quando siamo soli. E' quello che fa e lo fa bene. Là dentro ti senti protetta come in un bozzolo che è anche il tuo nido e la tua cuccia. Insomma mi è piaciuto  tanto, poi ho pure capito la disposizione di tutti i buchetti , perchè hanno un senso, e  ora non li sbaglio più;  faccio lo ssk alla mia maniera copiandolo un po' dal punto della "my so called scarf" e mi viene via veloce. Insomma, io che di passioni ne ho un quintale ed ancora mi drogo, solo che ho cambiato sostanze ed adesso uso i pocket coffe, che mi alzo alle 5 non per stirare, giammai mi venisse il mal di schiena, ma per iniziarne uno nuovo perchè i pocket coffe,  da provare anche i ciccolatini fondenti ripieni al caffè  della Lindt, non mi bastano più!


Ora sono in "Mormor" dipendenza chiamate tossicologia, riservatemi una stanza dove ti disintossicano dai ferri, perchè io ne ho veramente tanto bisogno. Mandatemi nel posto dove le Knitter accanite fanno percorsi di riabilitazione a base di giardinaggio e cucina. Toglietemi i ferri di mano. Levatemi il Mormor dalla testa.. perchè ,io avviso, dà dipendenza: ho già imparato lo schema a memoria.

23/11/09

KAl non è un aggettivo

Stasera a cena giocavamo con gli aggetivi, quelli qualificativi. ci dovevamo descrivere con un aggettivo e poi ciascuno dava una definizione dell'altro. E' bello iniziare un post dicendo stasera giocavamo, non stavamo urlando, imprecando, piangendo, ma giocavamo con gli aggettivi, beh ve l'ho detto che ho un figlio strano... io mi sono descritta come "multifunzione" pensando a quelle stampanti che sono anche fax, scanner, fotocopiatrci e quant'altro: tutto in uno, praticamente paghi uno e prendi 100, in sintesi: un'offerta speciale. Gabriele che sta imparando la difficile arte dello stare al mondo,  ha capito al volo la lezione, mi ha descritta bellissima. Matteo, strano a dirsi, al posto dei soliti e scontati, rompi.., pallosa..., invadente (in fondo sono la mamma di un adolescente) mi  ha definito "dodicenne" che sono ancora qua a capire se è un complimento mi vede giovanile o è un'offesa alla dignità di madre... beh, io lo prendo come un complimento, anche perchè l'adolescente inquieto è qui a correggere gli accenti e gli aposrofi di questa mamma capra che d'italiano non ci capisce un'acca e da quando mi hanno anche tolto il correttore automatico dai post faccio una fatica enorme a scrivere senza errori. Ho l'incubo della maestra dalla penna rossa che corregge orrori grammaticali con 4 vergati a tutta pagina...
Stefano (il marito per chi ancora non ha capito come funziona qua l'ambaradam) mi trova divertente (e dopo l'occhiataccia ha aggiunto quando ne ha voglia)  .... Insomma, concludendo, sono una bellissima, divertente, multifunzione dodicenne, ma se sono tutto questo, io, qua, cosa ci sto a fare?
Ragazze io vado a fare il mormor, si proprio quello che stanno facendo anche Emma (è genio suo), Manuela, Stefania, Donatella, Renata, Valentina, Azzukka, Stefania,  Francesca e Loredana (spero di non aver dimenticato nessuno)... abbiamo messo sui ferri questo nuovo kal, che più della lana ci stimolano le chiacchere che facciamo assieme; più che dei gettati e degli aumenti ci preoccupiamo della salute,sapete ci sono un po' di virus a giro, più di tutto ci piace chiaccherare ed allora perchè negarlo? in fondo kal può voler dire tante cose, anche kiakkerare a lungo se non si conosce bene l'inglese. ed io non lo conobbi.

21/11/09

La scusa

Io, per carattere e per difetto odio le scuse e le giustificazioni. Le scuse inventate, intendo. Quelle che si sente dall'odore che sono scuse belleebuone. Le giustificazioni poi mi mandano in subbuglio. Io ho una suocera che giustifica ogni suo minimo movimento e trova sempre mille scuse al suo comportamento (spesso incolpando gli altri). Se beve, lo giuro, si giustifica dicendo che è caldo, ma dire bevo perchè ho sete e non c'è nessun'altro motivo contingente se non questa sensazione di sete da placare proprio non gli riesce. Lei beve perchè è caldo, perchè c'è un goccio d'acqua nel bicchiere, perchè si deve finire la bottiglia, perchè lo ha detto il dottore... e così per tutto il resto. I bimbi, purtroppo, spesso giustificano il loro comportamento, ed io mi arrabbio. Ci sono cose che si fanno perchè si sente la necessità di farlo (dormire, bere, mangiare, andare in bagno) perchè si ha piacere di farlo (leggere un libro, andare al cinema, ascoltare musica, uscire con gli amici) perchè dobbiamo farle (anche se, onestamente, per il non fare le faccende qualche scusa la inventerei anch'io). Io oggi non stiro perchè ho voglia di scrivere un post e stare al computer.Non è una scusa è la verità. Nuda e cruda. Non ne ho voglia, non lo faccio. Ok lo so  non ci sono giustificazioni per questo comportamento scellerato ed irresponsabile, ma non mi importa.
Comunque stamani quando a Gabriele è stato detto "Gabri leva la tazza dal tavolo" Lui ha risposto "non posso: è radioattiva".
beh io queste scuse, però, le adoro. Gli do un 10 per la fantasia.
Ed ora vado a levare un po' di radioattività da casa e la tazza dal tavolo. Cavolo! il figlio radioattivo e luminescente proprio non lo voglio.

20/11/09

La Feijoa


La Feijoa e per le amiche americane che mi seguono; Pinneapple guavo; (ma quanto sto imparando!) so solo che è un frutto tropicale. Brasiliano per l’esattezza. L’ho assaggiato la prima volta, ragazzina,. a scuola. E’ un sapore che non si dimentica. E’ un odore che resta nella memoria. La Feijoa sa di ananas, di fragola, di pesca, di limone e di mela. Sa di buono. E’ profumo odoroso d’estate. E’ frutta matura. Sono fronde verdi che fanno ombra. Sono foglie giganti di Anturium e Alocasia, è foresta, ma non di castagni o di abeti. E’ foresta tropicale dove gli alberi non sono alberi ma piante molto cresciute.  Ne esiste(va) una pianta allo Zoo di Pistoia vicino alle gabbie dei pappagalli. I frutti sono pronti d’inverno. Quando fuori fa freddo e trovi quest’odore nascosto nella piccola gemma che è il frutto.

Il sapore ancora lo ricordo, ma queste che ho colto (tengo d’occhio la pianta da qualche anno) non sono ancora mature, “stringono” in bocca. Gli manca la nota zuccherina che solo la giusta maturazione conferisce. Hanno comunque l’odore. L’odore della memoria. Io, che non dimentico nulla, ritrovo tutte le Feijoe che ho mangiato nella mia vita. Mi basta questo per ricordare. Un  odore,  un sapore, un suono o un immagine. E tutto è di nuovo presente, nell’attimo stesso che l’ho vissuto.  Oggi rivivo le Feijoe , mi è andata bene. E’ un ricordo piacevole con cui è bello convivere. Oggi.  Domani tornerà qualcos’altro e non avrà questo buon odore.



Con la mia memoria ho  fermato il tempo: ma il tempo non mi può fermare perciò vado avanti. ricordando il passato ogni giorno .

19/11/09

Matteo e la Crema di Broccoli

IO ho un figlio strano, ma strano forte: conosce i congiuntivi ed adora i broccoli. Dei congiuntivi lo abbiamo scoperto tardi, ma dei broccoli ce ne siamo accorti nel 1999 in vacanza in Sardegna, quando  la sera, nel buffet del villaggio, piccolo quanto una spanna si attaccava al vassoio dei broccoli e pezzettino dopo pezzettino ne mangiava in quantità (confesso  visto che stava buono a piluccare broccoli spesso gli mettevo giù il vassoio e che si arraggiangiasse), ah, ovviamente broccoli lessi.
Io non ho mai mangiato i broccoli. Li conoscevo da un punto di vista pratico e produttivo, proprio di coltivazione sul campo, ma il sapore mi era oscuro e sconosciuto. In verità non mangiavo neanche il gorgonzola. Prima.
Poi ho conosciuto la mia amica Giusy che mi ha insegnato a fare la pasta con i broccoli (ora ne ho tutta una mia variante) e così, quando è stagione, a pranzo pasta e broccoli, poichè non sono nè qualificata, nè rinomata, nè sofisticata, io, con i broccoli ci ho fatto penne, anzi le mezze penne perchè quelle avevo.
Poi non so, forse qualche donnina al mercato, non ricordo chi mi ha detto di utilizzare anche il duro del broccolo, di farlo lesso e di mangiarlo condito. Bene l'ho fatto, anzi lo feci, anni orsono. Di una tristezza. Però poi presi quel gambo lesso tagliato a pezzetti e lo buttai nel frullatore (vero è che quando le cose non vengono fuori tanto bene ci sono 2 soluzioni: o si gratinano al forno o si frullano) assieme a del gorgonzola fuso in un poco di latte e ne feci una crema.
Provare per credere come diceva Aiazzone negli anni '80.
DELIZIOSA 
Così ora mentre cuocio i broccolli (i fiorellini verdi per intendersi) i gambi e le foglie si lessano nel loro bel tegamino, poi si frullano, si aggiunge del formaggio ed ecco la cremina.
Oggi, che non avevo il gorgonzola, ci ho messo del camembert (giusto per odore e sapore) del quartirolo e 3 noci che d'inverno danno calorie, frullare il tutto, se è troppo soda aggiungere acqua di cottura o un goccio di latte, e Buon Appettito.
La prossima ricetta che posterò sarà quella dell'Alito di Rana ed al primo  che indovina da dove ho preso la citazione un regalino a sorpresa!



17/11/09

Il chiodo


Si parte con un'idea vista in giro...
Dopo che lo hai disfatto 10 volte pensi che i 169 euri li valeva tutti. Ma sono una donna ostinata e caparbia. Molto presuntuosa. Sono in grado di farlo! E lo finirò: fosse ferragosto!
Si accettano consigli di tutti i generi!

16/11/09

Tradimento B&W (Bianconero)


Black and white fa più chic e meno impressione. Eh si il figliolo "gobbo" è un tradimento del sangue viola ma tant'è che gli piace il bianco nero. (in fondo credo che tutti i bimbi siano stati, in gioventù,  tifosi della vecchia signora) e quindi mettendo pace in queste lotte fraterne ci coltiviamo questa serpe in seno e viviamo contenti...
Contenti, però,  fino al giorno della tragedia! fortunatamente però fra  gli angeli del web la cara amica Rita ha raccolto il mio disperato appello e gli ha inviato di tutto e di più 


Direttamente dal Juventus store! per la gioia del piccolo juventino (che si è messo via pure la borsina)!

E per l'adolescente inquieto:

che non guasta mai!
Il tutto accompagnato da un delizioso biglietto scrapposo bianconero (ESAGERATA!!!) dove ci avvisava che Natale è arrivato in anticipo.
Rita che dire: grazie come amica ed un grazie immenso come mamma.

13/11/09

Kal insieme


E' stato un gioco, un knittare insieme, sono partite Amelia, Emma e Stefania io le ho raggiunte in volata, ed è proprio il  caso di dirlo, superando 1000 difficolta, dal computer con la macchia nera e l'unghia rotta.
Ma nessuna avversità può fermare Granadiriso che quando è dritta, e sopratutto in ferie, si fa prendere dall'entusiasmo e vola con i ferri. Poi il pattern veramente semplice, immediato nella memorizzazione, e la soddisfazione di poter condividere i giri fatti, le maglie raggiunte, con il numero dei figli e di come abbiamo passato la settimana.
Ma vi lascio alle foto, fatte da un figlio scocciato in una giornata uggiosa


Siamo già pronte per il Mormor di Emma.

10/11/09

A.A.A. cuore offresi



Io i carciofi li mangio strano. Mi piacciono fino a questo punto. Poi basta. Avanti un'altro (e meno male che li vendono in mazzi da 25). All'inizio tutti pensano che sia una gentilezza, una sorta di cortesia, un gesto dovuto all'ospite di turno. Poi imparano e quando ci sono i carciofi aspettano che ne spenni un bel po'. Le mie sorelle  mi chiedono "ma dei carciofi mangi sempre solo il fuori? allora aspetto". Una piacevole convivenza, un convivio delizioso. Il cuore di carciofo è spettato, nell'ordine, prima alle sorelle, poi al marito infine  ai figli. Fino a ieri. Quando Lele ha mangiato del suo carciofino bene bene tutto il fuori. Poi lo ha lasciato e ne ha preso un'altro. "ma come, tesoro, non lo mangi?" "non mi piace più mangialo te!" le mamme, si sa, mangiano gli avanzi dei figli i figlio il buono preparato dalla mamma. Ma questo cuore di carciofo ora chi lo mangia????

09/11/09

Bolle di sapone



di nuovo ottobre 2009 a fare questo  organizzato da loro e le foto le ho prese da qui.
Non si cresce facendo le bolle di sapone ed  io ne sono testimone. 
Sono lì nel mezzo da qualche parte a soffiare bolle. ma quale sarò?????


Anni '80

Raccolgo l'invito di Ornella (Tartaruga Folle) per scrivere un post su come eravamo negli anni '80.
Eccomi qua 1980 gita allo zoo di   Pistoia (io sono quella fuori dalla gabbia).  Occhialino alla John Lennon. Ricciolo naturale.



1981 le mie due grandi passioni: leggere e scrivere (se vi interessa so che libro stavo leggendo) e sopratutto so che cosa stavo scrivendo: il mio primo diario, quelli in carta cinese con la copertina in seta e la costolina in finto cuoio. Le pagine leggerissime e decorate.  Mi dispiace pensare che è andato distrutto dalla muffa in cantina: ne aveva di cose da raccontare.... ma forse è meglio così che non ci sia più .... Quanto a leggere sì: comodamente sdraiata in mezzo di strada. Polacchine jeans stretti... ma io questa moda qui la rivedo in giro.

La Bida, è il nome della gatta siamo sempre nei primi mesi del 1981. Da notare l'effetto speciale bolle di sapone. Ci sono sempre nella mia vita. Scoppiano, poi soffi ed eccole di nuovo.
al mare 1982
a fare le bolle. Perchè ovviamente uno va al mare con gli amici ( e che amici) e fa le bolle di sapone sul bagnasciuga...
1983  fu l'anno del cambiamento. In realtà  cambiai l'ultimo dell'anno da freakettona qual'ero, andavo a scuola con vestiti indiani, zoccoli, calzini di lana (che faceva la nonna) e poncho peruviano, tinsi tutto il possibile di nero, l'indiano lo regalai e mi trasformai. Quando tornai a scuola, dopo e vacanze i professori non mi riconobbero.

Periodo nero, nero i vestiti, nero l'uomo che mi stava accanto, nero il trucco.
Viso mortalmente pallido, gli amici del babbo mi chiamavano Morticia. Secca come una acciuga. Nera da portar sfiga. Pettinata come solo io riesco a pettinarmi (elegantemente spettinata). però con il rossetto rosso stavo bene: da riproporre. Il vestito era una mia creazione una rendingote nera con gonna a pieghe sotto. Faceva tanto maestrina.
L'anno della Maturità 1984. Una delle poche foto che ho con i capelli corti.

1987 di nuovo un cambiamento. L'anno dei viaggi. Dei capelli  strani, che mi costò una fortuna farmeli in quella maniera, perchè ero triste e la mia collega mi fissò l'appuntamento da uno dei migliori parrucchieri di Firenze per dare un taglio ai riccioli del passato. Ora mi accorgo che assomigliavo (e neanche tanto vagamente) a Lorella Cuccarini versione mora. Da notare che viaggiavo sempre con la lacca in borsa.

E così  sono passati anche gli anni '80.
Quando andavo al Cinema Universale ed in vespa con gli amici. Sarà che è un sacco di tempo ma io ci ho proprio nostalgia dei  miei anni '80: delle cose che facevo, dei posti dove andavo, delle persone che c'erano e se ne sono andate, erano gli anni dell'Amica del cuore. Sono stati gli anni dell'amore, della maturità, del diventare maggiorenne, dei primi viaggi. E tutti i giorni era una cosa nuova. Erano gli anni di Chernobyl e del muro di berlino. Negli uffici giravano i primi fax e ci sembrava chissàchecosa. Quando andavo in Jugoslavia, per dire che ero arrivata, mandavo un telegramma  a casa. Erano gli anni che quando mi chiamavano portavo il telefono in bagno e parlavo con la schiena appoggiata alla vasca e le sorelle che bussavano perchè volevano o il bagno o il telefono. Erano gli anni che gli amori finivano e non c'era il Dr Stranamore. Erano gli anni che se volevi parlare di nascosto prendevi un gettone e andavi in cabina. Che i ragazzi facevano il militare, ma le donne no.
E ancora 1000 giorni dei miei anni '80 perchè io non dimentico mai.

E se qualcuno si lamenta di queste foto bene  vi dico che dopo di queste ne ho pochissime. Non gli è mai piaciuto farmi le fotografie. Ho qualche diapositiva che non riesco a scannare. Ho foto poi di quando sono arrivati i bimbi. Mie pochissime. Evidentemente sono un brutto soggetto.

01/11/09

KAL e regali


Era tanto che lo volevo fare
Knittare a distanza. Così mi sono aggregata. Io mi aggrego sempre. Quando vedo qualcosa di simpatico non sono timida. Se poi vengo in un qualche modo incoraggiata ecco che allora metto su altra roba sui ferri.
Stavolta è il Forest Canopy, modello che si trova su Ravelry, scelto  da Amelia per questo KAL, in verità ogni scusa è buona per fare due chiacchere o scambiarsi due mail. E quando avremo finito anche per mangiarsi due tortelli nel mugello.
E così sono partita da gregaria dietro a delle professioniste del calibro di Manuela, Emma ,Stefania, Antonella. Però dentro mi sento pirata e sono sicura che riusciro a pedalare in salita.
Ok. criticone, il pezzetto è veramente piccolo ma ho iniziato ieri sera dopo il lavoro, dopo la cena, dopo la distribuzione di medicinali che mi sembrava di essere Florence Nithingale, dopo aver sopravveduto alla preparazione della zucca di Halloween (che se non c'è mamma in questa casa manco si respira!), dopo esermi fatta una sana e bella litigata perchè mi avevano perso il pacco di Marion da NY, dopo che sono stata mandata a letto sgridata come una bimba (giuro lo ha fatto!), dopo che abbiamo avuto il dolcetto dei vice-nonni  (lo sapete vero che abbiamo adottato due nonni) ho tirato fuori da sotto il letto il sacco della lana perchè giusto due settimane fa mi era venuto di comprare anche questa lana ( o forse me l'ha regalata Andrea) per farci uno scialle. Giustappunto!
Ovviamente non è così marorne è più bordò (che volete quest'anno ci ho il pallino del bordò) con deliziose sfumature metalliche.


Ed ora veniamo alla sorpresa di halloween:
non scherzetti, mostriciattoli o ragni terrificanti. Ma un dolce pensiero da un'amica di quelle conosciute, per caso, con il blog. Di quelle che ti entrano nel cuore e non ne escono. Di quelle che ti fanno piacere anche la musica che non hai mai voluto ascoltare prima. Quelle che colmano la tua ignoranza (e sulla musica , sopratutto la classica , sono ignorante). Quelle che scrivono in italiano perchè l'inglese ancora non l'ho imparato.  Un amica di quelle che sono quelle speciali!


Per le curiose: stecca di  cioccolata deliziosa, a tempo fotografata prima che finisse, liquerizia e cioccolata, una matassa di pura meraviglia in  baby alpaca e seta, colore strepitoso e assolutamente da segnare come mio preferito.
Halloween è il giorno delle streghe ma a me il regalo lo ha fatto una fatina buona.
Buona domenica. Buona settimana.

Ritorno a casa

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