LAVORI FATTI A MANO

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05/10/10

Pocket Coffee

In questo tempo dove ad avere tempo e soldi trovi sempre tutto perché importato da ogni parte del mondo l'attesa del pocket coffee è diventata un rito.
Prima aspettavamo novembre per le arance e giugno per i pomodori.
Le zucchine sapevano di sole e i fagiolini maturavano ad agosto.
L'ananas c'era solo a Natale (l'ananasso come lo chiamavano le nonne)
Di domenica si facevano il sugo, l'arrosto e si tirava la sfoglia.
Erano gesti semplici che avevano comunque il sapore dell'attesa, di qualcosa di buono, di festa, di genuino.
Non si poteva chiedere di avere in tempi diversi, non era possibile. C'era questo tempo giusto per le cose. Che non era un male. Per il Pocket Coffee è così non li trovi con il caldo, arrivano con il freddo alla spicciolata poche confezioni sugli scaffali,che io controllo in maniera maniacale dal giorno del mio compleanno. Così come se ne vanno in maniera inaspettata e repentina con i primi caldi che non è un giorno preciso sul calendario come un Santo o una ricorrenza è un giorno improvviso che non li trovi più nelle scatoline davanti alle casse in confezioni da 5 e neanche sullo scaffale accanto alle caramelle: è venuto l'omino cattivo con il camion  e li ha presi tutti (ma io so dove li porta vero Rossella???) potrebbero avvisare alla Ferrero che ne so uno spot giusto dopo il Tg "Comunichiamo a  tutti i pocket drogati che è finita la stagione!"  così che possiamo fare scorte da nascondere in frigo, dove  in realtà  perdono molto del loro gusto ma quest'anno l'ultimo l'ho mangiato-gustato che era luglio inoltrato.
Poi però in una giornata di pioggia, anzi di diluvio, eccoli lì sullo scaffale giusto una decina di scatole che ti ammiccano sornioni, quasi a dire "ma che vuoi, santa pazienza! hai visto che siamo tornati"  e ti invitano "prendimi prendimi prendimi" e tu li prendi e smuovi la scatolina per sentire il loro rumore. Poi la apri e li conti sono 18.
Ho ben 18 pocket coffee
Ho 18 momenti di felicità
Come dico sempre a me basta poco per essere felice. Giusto un pocket coffe.

Ecco le cose sono tornate a posto.
Una banale normalità fatta di piccole cose, di tempi, di attese, di giornate che scorrono lente.
Di stagioni. Di malanni che sono arrivati anche loro (ma non sono stata così felice di riaverli).
Di amicizie che arrivano, partono, tornano.
Ora so chi avrà bisogno di me per i prossimi mesi. Spero di aiutarla come posso e come ci riesco.
Niente accade per caso. Tutto ha un senso.
Farò questo tragitto, questa parte della mia vita accanto a Lei e rideremo se ne avremo motivo, le indicherò strade nuove e diverse. Le farò conoscere il mio mondo ed io conoscerò il suo.
Ho il mio cuore, una buona scorta di Pocket Coffee. Ho coraggio. So dove devo andare
Sento che devo fare questa strada.
Non so come e perchè ma so che devo esserci e ci sarò.

6 commenti:

diamanterosa ha detto...

Anima bella. Ecco cosa sei.

Stefania ha detto...

Ahhh! Invidia , qui non sono ancora arrivati!Io e il mio figliolo li aspettiamo in trepidante attesa...

Amelia ha detto...

meglio di come lo dice le fragole non si può un bacio

"ALSIVA" ha detto...

e sono freschi come ti ho spiegato bai rossella

Anonimo ha detto...

sono senza parole... grazie... te ne porterò una scorta e ce la mangeremo insieme tra un ferro e l'altro... li adoro anch'io!! <3 Aggy

Knitaly ha detto...

Approvo integralmente!

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