Si può mettere il tempo in pausa, il rumore in soffitta, i dispiaceri in cantina. Si può mettere l'acqua sul fuoco, i panni in lavatrice, la macchina in garage. Si possono mettere i libri sullo scaffale, gli asciugamani in bagno, le lenzuola pulite. Si possono mettere punti sul ferro, gomitoli nelle scatole, progetti nel cassetto. Si può mettere la maglietta bianca pulita, il jeans rotto , un tubino nero. Si può mettere la Coca cola nel carrello, la verdura biologica, un pacco di caffè. Si può mettere una firma su un conto corrente, giustificare un assenza, prendere un appuntamento. Si può andare di corsa alle cascine, a piedi all'aperitivo, in macchina alla coop sottocasa. Si può sognare il sogno bello della notte, ammazzare zanzare, chiudere la finestra. Si può partire all'alba con gli occhi chiusi, fermarsi ad ammirare un tramonto, stare a scrivere sul divano. Si può rimettere a posto la stanza, rigovernare i piatti, uscire con le amiche. Si può andare al Knit cafè, dall'amica lontana, a fare un giro in centro. Si può incamminarsi lenti, sbirciare le vetrine, comprarsi un vestito. Si può lavarsi i capelli, farsi la ceretta, mettersi lo smalto. Si può avere le orecchie che fischiano, le unghie incarnite, i capelli grigi. Si può prendere le pasticche per il mal di schiena, l'aranciata amara che fa schifo, il gelato alla crema. Si può leggere un libro palloso, vedere un film che fa piangere, ascoltare della musica. Si può dipingere un foglio bianco, ricamare una tovaglia, fare un centrino all'uncinetto
Si può fare tutto pensando a te
mi manchi mamma
4.09.98
LAVORI FATTI A MANO
Puoi scrivermi a
granadiriso (chiocciola) yahoo.it
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04/09/13
23/08/13
Una carezza sul cuore
Un pensiero lieve e tristissimo, oggi, mi ha preso il cuore stringendolo forte
Un pensiero di quelli che non si scacciano nemmeno stirando o pensando ad altro
Un pensiero
per te
nel giorno del tuo compleanno
che tu festeggi nel tuo universo di luce
Auguri mamma
ovunque tu sia.
Un pensiero di quelli che non si scacciano nemmeno stirando o pensando ad altro
Un pensiero
per te
nel giorno del tuo compleanno
che tu festeggi nel tuo universo di luce
Auguri mamma
ovunque tu sia.
21/08/13
Il tempo di rimettere
Il tempo di rimettere a che catogoria appartiene? Non al tempo perso (quello che ci si gingilla) anche se ci sto dietro da stamani, non al tempo efficente (quello che si realizza)che ho levato solo un sacco di polvere... non al tempo sprecato (quello su fb) perchè ho ri-trovato un sacco di cose...
è un tempo a se, che appartiene solo al giorno in cui mi viene l'estro, quello che sposto e ricreo spazi esigui e risicati.
E' il giorno che sto bene fisicamente, che stranamente non ho dolori forti, quelli che mi mettono a letto la mattina.
E' il giorno in cui si permette alla mente di correre dove vuole verso altri sogni o bellissimi ricordi.
E' il giorno in cui risbucano segreti sepolti sotto la polvere del tempo, ma che il tempo non dimentica.
E' il giorno dei nastri belli.. ma perchè si mettono via tutti i nastrini poi?
E' il giorno delle "cose a mezzo" che giuro stasera lo finisco e fermo i fili e sono ancora lì...
E' il giorno che ci starebbe bene un caffè, preso fuori e con chi dico io.
E' il giorno che si potrebbe correre con il treno a Ostia a trovare l'amica che me lo chiede da tempo
e ridere insieme fino a che non fanno male anche i denti e poi ricominciare da capo
E' il giorno che si tende il bucato e si stira anche se fa così caldo da svenire
E' il giorno che si succhiano polaretti anche se fanno, sinceramente, schifo
E' il giorno che le spinacine in freezer sono ok
E' il giorno che ho ripulito una casa intera e ancora ci ho pensieri strani...
E' il giorno che sì "ragazzi studiate" ma inn fondo che me ne importa
E' il giorno che è oggi
che è passato e che sta passando
E' il giorno del caos sul tappeto e del bagno a specchio
E' il giorno della fisica dove ho scoperto che non è disordine ma Entropia e a me questa parola mi piace un sacco
E' il giorno dovrei potrei fare un sacco di cose interessanti e intelligenti
e finisco invece per ballare con la musica di Controradio
agitandomi come una pazza chè tanto gli adolescenti di sopra dormono come ghiri
E' il giorno che "toh guarda dove era" e che bello sarebbe dover "solo" rigirare casa per ritrovare le cose che si sono perse...
E' il giorno che non si può fare niente di imporatnte a parte tendere i panni, ma quelli sono una costante, come accoppiare calzini che continuiamo ad usare anche nel mese di Agosto.
E' il giorno che è passato lieve
come lievi sono stati i giorni di vacanza
Dove si sono festeggiati anche i "nostri" 27 anni assieme e ci stiamo, sinceramente, venendo a noia.
Dove si è mangiato tanto e camminato altrettanto
Dove ho scoperto gli acquisti impulsivi in profumeria con le commesse fighe e io stravolta e abbronzata come i montanari....* che mi guardavano come un essere alieno
Dove ho lasciato un altro pezzo di cuore che a forza di lasciarne un pezzo qua ed uno là sta diventando sempre più piccino....
E' il giorno di rimettere le valigie: la vacanza è finita!!
Si ricomincia con le "solite" cose che sono piccine e fanno stare bene, perchè sono quelle con le quali riempio questi giorni altrimenti tristi.
E' il giorno che se solo ci fosse una possibilità, una sola, la prenderi al volo come una farfalla, che dire zanzara e spiaccicarla mi sembra brutto
E' il tempo di rimettere le cose come erano, perchè erano belle ed io stavo bene.
.. e possi continuare a rigirare casa ancora ed ancora ma le cose non tornano....
Domani è il compleanno del BiblioknitCafè e si fa la festa alla Biblioteca
Venerdì è il compleanno di mamma e non si fa festa da nessuna parte.
* l'abbronzatura "da montanaro" ha l'effetto calzino, pantalone sopra il ginocchio, maglietta a maniche corte, quindi ci si abbronzano i ginocchi, le orecchie, il naso,la collottola, un po' le braccia e a seconda di dove girava il sole gli stinchi o i polpacci... praticamente una zebra....
è un tempo a se, che appartiene solo al giorno in cui mi viene l'estro, quello che sposto e ricreo spazi esigui e risicati.
E' il giorno che sto bene fisicamente, che stranamente non ho dolori forti, quelli che mi mettono a letto la mattina.
E' il giorno in cui si permette alla mente di correre dove vuole verso altri sogni o bellissimi ricordi.
E' il giorno in cui risbucano segreti sepolti sotto la polvere del tempo, ma che il tempo non dimentica.
E' il giorno dei nastri belli.. ma perchè si mettono via tutti i nastrini poi?
E' il giorno delle "cose a mezzo" che giuro stasera lo finisco e fermo i fili e sono ancora lì...
E' il giorno che ci starebbe bene un caffè, preso fuori e con chi dico io.
E' il giorno che si potrebbe correre con il treno a Ostia a trovare l'amica che me lo chiede da tempo
e ridere insieme fino a che non fanno male anche i denti e poi ricominciare da capo
E' il giorno che si tende il bucato e si stira anche se fa così caldo da svenire
E' il giorno che si succhiano polaretti anche se fanno, sinceramente, schifo
E' il giorno che le spinacine in freezer sono ok
E' il giorno che ho ripulito una casa intera e ancora ci ho pensieri strani...
E' il giorno che sì "ragazzi studiate" ma inn fondo che me ne importa
E' il giorno che è oggi
che è passato e che sta passando
E' il giorno del caos sul tappeto e del bagno a specchio
E' il giorno della fisica dove ho scoperto che non è disordine ma Entropia e a me questa parola mi piace un sacco
E' il giorno dovrei potrei fare un sacco di cose interessanti e intelligenti
e finisco invece per ballare con la musica di Controradio
agitandomi come una pazza chè tanto gli adolescenti di sopra dormono come ghiri
E' il giorno che "toh guarda dove era" e che bello sarebbe dover "solo" rigirare casa per ritrovare le cose che si sono perse...
E' il giorno che non si può fare niente di imporatnte a parte tendere i panni, ma quelli sono una costante, come accoppiare calzini che continuiamo ad usare anche nel mese di Agosto.
E' il giorno che è passato lieve
come lievi sono stati i giorni di vacanza
Dove si sono festeggiati anche i "nostri" 27 anni assieme e ci stiamo, sinceramente, venendo a noia.
Dove si è mangiato tanto e camminato altrettanto
Dove ho scoperto gli acquisti impulsivi in profumeria con le commesse fighe e io stravolta e abbronzata come i montanari....* che mi guardavano come un essere alieno
Dove ho lasciato un altro pezzo di cuore che a forza di lasciarne un pezzo qua ed uno là sta diventando sempre più piccino....
E' il giorno di rimettere le valigie: la vacanza è finita!!
Si ricomincia con le "solite" cose che sono piccine e fanno stare bene, perchè sono quelle con le quali riempio questi giorni altrimenti tristi.
E' il giorno che se solo ci fosse una possibilità, una sola, la prenderi al volo come una farfalla, che dire zanzara e spiaccicarla mi sembra brutto
E' il tempo di rimettere le cose come erano, perchè erano belle ed io stavo bene.
.. e possi continuare a rigirare casa ancora ed ancora ma le cose non tornano....
Domani è il compleanno del BiblioknitCafè e si fa la festa alla Biblioteca
Venerdì è il compleanno di mamma e non si fa festa da nessuna parte.
* l'abbronzatura "da montanaro" ha l'effetto calzino, pantalone sopra il ginocchio, maglietta a maniche corte, quindi ci si abbronzano i ginocchi, le orecchie, il naso,la collottola, un po' le braccia e a seconda di dove girava il sole gli stinchi o i polpacci... praticamente una zebra....
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pensieri tristi
04/09/11
04-09-1998
sono 13 anni oggi.
devo convincermi che non ci sei più, che sei volata in cielo
devo riuscire a piangere il mio dolore per mandarlo via
Ciao Mamma
devo convincermi che non ci sei più, che sei volata in cielo
devo riuscire a piangere il mio dolore per mandarlo via
Ciao Mamma
24/08/11
Fili & Bulloni
sono stata dal ferramenta.
Solo perchè mi si è sbullonato il lavandino del bagno e tenerlo su con la pila di libri non mi sembrava funzionale.
Ho comprato i bulloni, le rondelle, e tantissimi altri aggeggi che non ho idea a cosa possono servire, tanto, poi, io ci faccio collane e catene.
ho scoperto anche il fascino della mesticheria
si trovano un sacco di cose interessanti....
Giuro che prossimamente mi dedicherò di più alla qualità delle foto (però sono così schifose che nessuno le ruba nemmeno per sbaglio) , Giuro che cambierò la location che non ne potete più del mio asse da stiro e della mia persiana, fate solo che Lui torni presto a lavorare che quell'andare via con i figlioli era solo un abbocco, e ora sono qua, tutti piantati in salotto sotto l'aria condizionata come talee in un vivaio che altro non devono fare se non radicare... tanto ci sono stati che ieri hanno pure fuso la PS3 (non è che mi dispiace) che siccome è cosa da maschi non mi tange e non mi tocca. Io vado avanti con i miei cuori, i miei fiori e le mie catene e questa così che non va via.
Ho consegnato il bracciale alla moglie di Andrea, che non si chiama Patrizia ma Rosanna, ieri è stato un giorno passato, il dolore è così profondo che non può andare via, oggi è un giorno uguale e contrario.
Sono giorni difficili questi, che tutto si gira indietro e tutto è sbagliato.
05/09/10
La ricerca
Si cerca in questa prima domenica settembrina. Si cercano i funghi, in uno strano periodo: siamo fuori luna e non piove ma non importa c'è impazzita così la domenica: la sveglia all'alba sncora da fare, un quintale di panini e acqua manco fosse una spedizione nel deserto e non dimentichiamo chicche e cioccolata , che si sa: camminare stanca.
Così si parte per quel posto dove è andato una volta sola. Boh, si va, a camminare e si arriva nel bosco che ancora c'è la bruma, c'è il chiarore che non è sole e non è più notte. C'è un lupo che corre davanti a noi, un minuto giusto due curve e poi si è rituffato nel bosco. Un lupo, vivo, vero, libero, nela mattina. In questa mattina che è partita con il magone.
Nel bosco poi i cervi di corsa sembrano cavalli da quanto sono grossi. Liberi, corrono, si fermano guardano, scappano.
Si cerca un po di pace, e se non c'è la pace si cerca la stanchezza, quella forte, quella che poi dormi senza sogni e senza incubi.
Poi si trovano i funghi buoni da seccare da farci il sugo quando viene Natale.
La giornata è passata. Con questa tristezza che ogni anno è eguale e di più. Non è diversa.
Ogni anno è lo stesso dolore solo che lo affronto in maniera diversa e ogni anno è solo più mio.
Addio Mamma.
04/09/09
è come se....
non te ne fossi mai andata.
Sono 11 anni che, da lassù, tu speri che metta la testa a posto, o che per lo meno mi calmi un pochino.
Sono 11 anni che io spero, ancora, di sentire il al citofono "chi è?" "io" dove per io eri solo tu.
Sono e sembra ieri.
Se solo tu, fossi vissuta un'altro po' avresti visto Matteo crescere e Lele arrivare. Ti saresti fatta mettere ADSL solo per vedere i lavori su Ravelry ed avresti imparato ad usare il pc e l'inglese. Saresti venuta con me al knit, forse, se avevi tempo per me.
Se... solo se....
Ciao mamma.
Sono 11 anni che, da lassù, tu speri che metta la testa a posto, o che per lo meno mi calmi un pochino.
Sono 11 anni che io spero, ancora, di sentire il al citofono "chi è?" "io" dove per io eri solo tu.
Sono e sembra ieri.
Se solo tu, fossi vissuta un'altro po' avresti visto Matteo crescere e Lele arrivare. Ti saresti fatta mettere ADSL solo per vedere i lavori su Ravelry ed avresti imparato ad usare il pc e l'inglese. Saresti venuta con me al knit, forse, se avevi tempo per me.
Se... solo se....
Ciao mamma.
23/08/09
Auguri mamma

nel tuo cielo infinito.
"
Niente ora muta, niente cicli di primavera, autunno, inverno,
nè un'estate perpetua sull'isola;
Lei ha portato il tempo via con sé;
nessun clima, nessun calendario se non per questo giorno gravido di doni
come il povero Tom dava la sua crosta agli uccelli tremanti,
come tra giunchi e freddi stagni John Clare benediva questi flebili musici
così le formiche mi insegnino di nuovo, con lunghe file di parole,
il mio lavoro ed il mio dovere, la lezione che Tu
hai insegnato ai tuoi figli, scrivere sul dono della luce
di cose familiari prossime a tradursi in notizie;
il granchio, la fregata che volteggia su ali cruciformi,
e l'albero crivelato di chicchi e di spine che apre i suoi palchi
al merlo che non ti ha mai dimenticata perchè canta.
Ecco cosa rimane:
L'eco della luce."
Derek Walcott da Prima Luce
09/05/09
Sono mamma, ma non figlia.....

Domani è la festa della mamma... forse era ieri.
Tu non ci sei.
Gli auguri volano come i pensieri che spesso rivolgo a te.
sono mamma, adesso
domani avrò la mia festa!
Biglietti di auguri,
forse baci...
ma non potrò darne.
Mi manchi.
Adesso, che avrei bisogno di parlare con te di me. Avrei bisogno di confidarmi, dove le amiche non bastano. Avrei voglia di prendere un caffè con te. Aprire la finestra perché mi da noia l'odore del fumo. Vorrei farti vedere le cose che faccio. Come è cresciuto, Matteo che tu hai appena fatto in tempo a veder camminare e dove non c'eri al suo primo compleanno. Vorrei presentarti Gabriele, che mi hai annunciato nel sogno, e farti vedere che birba che è! Vorrei farti vedere la mia nuova casa. Farti conoscere le mie nuove amiche. Vorrei parlarti della mia vita... vorrei sentire suonare il citofono e a "chi è" risentire il tuo insostituibile "Io" nessun altro è io come la mamma. Non hai mai detto sono la mamma sempre e solo "IO" tu, così giovane, tu, che mi hai insegnato che quando le cose si fanno difficili basta rimboccarsi ancora di più le maniche. Tu, che invece di dire hai sempre fatto fare. Tu. che mi hai disfatto il letto per un giorno di fila perché non lo facevo bene. Tu, che mi hai mandato via a cercare la mia strada e mi sei venuta a cercare ( e riprendere) quando mi sono persa. Tu, che siamo stati mesi senza parlarci e, in quei mesi , mi hai dipinto il mobilino che adesso tengo in bagno e che guai a chi lo tocca! Tu, che se non lo sapevi fare ti chiudevi in camera e facevi, disfavi fino a che non veniva bene. Tu, che hai imparato e mi hai insegnato che tutto, se vogliamo, può essere fatto. Tu, che non ti sei arresa a nulla. Tu, che ti ho detto solo una volta "ti voglio bene". Tu, che vorrei aver avuto più tempo per stare con te. Tu, che non volevi che scrivessi, ma eri orgogliosa di come scrivevo. e, forse di nascosto lo leggevi. Tu, che hai avuto una vita difficile ma sempre un sorriso per tutti.Tu, che eri arrabbiata ed urlavi. Poi ti passava. Tu, che mi disfavi il letto la mattina quando tornavo tardi (o presto) per fregare il babbo.Tu, che mi lasciavi il filetto del pesce (pescato dal babbo) e poi ti dispiaceva che lo dovevo mangiare perché a me il pesce non piace! Tu, che quando avevo 16 anni facevi lo spaghetto di mezzanotte per tutti i miei amici e poi te ne tornavi a letto. Tu, che hai fatto cose per me che non si possono raccontare in giro.... Tu, che hai sempre fatto i miei vestiti come li volevo io. Tu, che venivi a comprare le scarpe con me perché da sola non ci riesco. Tu che, di notte, mi hai rifatto mora dopo che ho avuto l'idea di diventare bionda. Tu, che la mattina prendevi il caffè in terrazza anche con la neve. Tu, che mi hai insegnato e mi hai lasciato le risposte. Sono dentro di me. Ora non le trovo, sono confusa. Ora sono triste. Oggi sono triste. Ora piango. Fra un minuto passa. Anzi è già passato. Allungo una mano verso il cielo, è un gesto fra me e te, so che non la sfiorerai mai, ma io, spesso, lo faccio lo stesso. Forse un giorno la troverai, o io troverò te.
Ciao mamma.
immagine presa dal web
30/08/08
10 annni fa: oggi
L'operazione non è riuscita, qualcosa è andato male. In una vita di sventura ci mancava solo questo. "Signora mi spiace ma il polmone è stato cucito male: la cucitrice piccola era guasta abbiamo dovuto usare quella grande ... però abbiamo lasciato un buco... dobbiamo intervenire di nuovo..." c..zo non è un orlo che non importa se è cucito male è la vita di una persona. Intanto io cucino, ti preparo il cavolo strascicato, tutti i giorni, ti porto un thermos pieno di cose da mangiare, ma tu mangi come un uccellino. Io cucino. E' l'unica cosa che posso fare per te. non sono brava per parlare con i medici, e non ci vogliamo così bene da stare insieme tutto il giorno. Cucino e lavo. Le cose pratiche che levano i pensieri. Ho perso il latte. Matteo non si attacca più, mi rifiuta come madre, ora che sono figlia. La nonna dice che ho il latte amaro. E' un limbo di orari scanditi dall'attesa del permesso di entrare. Non c'è altro. Forse era domani. Viene l'anestesista a farti firmare il foglio, così si levano i pensieri, lo guardo, nella mia ignoranza medica gli chiedo se è necessario: risponde di si. Gli chiedo se nelle condizioni fisiche di mia madre lo farebbe: scuote la testa. Deve essere fatto. Questi quindici giorni sono confusi. L'ultimo mese è confuso. Mi ricordo quando mi hai detto che avevi un cancro al polmone. Era luglio: eri al giardino con Matteo, spingevi l'altalena. Hai detto è piccolo, è stato preso in tempo. Poi mi telefonavi, tutti i giorni,mentre ero al mare. Noi che siamo state mesi senza parlarci. Ricordo le corse in cabina a richiamarti per non farti spendere un capitale. Stai parlando con l'anestesista. Hai un filo di voce. Gli chiedi se sarai fuori per festeggiare il mio compleanno il 22 di settembre. Anche prima risponde il dottore. Ti preoccupi. Io che non ho festeggiato i 18 anni. Ti ho portato Matteo, di nascosto, lo hai visto camminare con le sue scarpe nuove. Ti conosce appena. Aspettiamo. Prego. Piango. Ho paura.
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