Si cerca in questa prima domenica settembrina. Si cercano i funghi, in uno strano periodo: siamo fuori luna e non piove ma non importa c'è impazzita così la domenica: la sveglia all'alba sncora da fare, un quintale di panini e acqua manco fosse una spedizione nel deserto e non dimentichiamo chicche e cioccolata , che si sa: camminare stanca.
Così si parte per quel posto dove è andato una volta sola. Boh, si va, a camminare e si arriva nel bosco che ancora c'è la bruma, c'è il chiarore che non è sole e non è più notte. C'è un lupo che corre davanti a noi, un minuto giusto due curve e poi si è rituffato nel bosco. Un lupo, vivo, vero, libero, nela mattina. In questa mattina che è partita con il magone.
Nel bosco poi i cervi di corsa sembrano cavalli da quanto sono grossi. Liberi, corrono, si fermano guardano, scappano.
Si cerca un po di pace, e se non c'è la pace si cerca la stanchezza, quella forte, quella che poi dormi senza sogni e senza incubi.
Poi si trovano i funghi buoni da seccare da farci il sugo quando viene Natale.
La giornata è passata. Con questa tristezza che ogni anno è eguale e di più. Non è diversa.
Ogni anno è lo stesso dolore solo che lo affronto in maniera diversa e ogni anno è solo più mio.
Addio Mamma.
2 commenti:
hai ragione. quando ti dicono che ci vuole tempo per affrontare un dolore, oppure che il tempo guarisce tutti i mali... nn perchè " ti passa ", ma perchè ti abbitui ad avere questo dolore sempre con te, te lo tieni stretto, te lo coccoli, perchè è solo tuo.
purtroppo ognuno di noi ha il suo.
un abbraccio forte forte.
un abbraccio
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