La Feijoa e per le amiche americane che mi seguono; Pinneapple guavo; (ma quanto sto imparando!) so solo che è un frutto tropicale. Brasiliano per l’esattezza. L’ho assaggiato la prima volta, ragazzina,. a scuola. E’ un sapore che non si dimentica. E’ un odore che resta nella memoria. La Feijoa sa di ananas, di fragola, di pesca, di limone e di mela. Sa di buono. E’ profumo odoroso d’estate. E’ frutta matura. Sono fronde verdi che fanno ombra. Sono foglie giganti di Anturium e Alocasia, è foresta, ma non di castagni o di abeti. E’ foresta tropicale dove gli alberi non sono alberi ma piante molto cresciute. Ne esiste(va) una pianta allo Zoo di Pistoia vicino alle gabbie dei pappagalli. I frutti sono pronti d’inverno. Quando fuori fa freddo e trovi quest’odore nascosto nella piccola gemma che è il frutto.
Il sapore ancora lo ricordo, ma queste che ho colto (tengo d’occhio la pianta da qualche anno) non sono ancora mature, “stringono” in bocca. Gli manca la nota zuccherina che solo la giusta maturazione conferisce. Hanno comunque l’odore. L’odore della memoria. Io, che non dimentico nulla, ritrovo tutte le Feijoe che ho mangiato nella mia vita. Mi basta questo per ricordare. Un odore, un sapore, un suono o un immagine. E tutto è di nuovo presente, nell’attimo stesso che l’ho vissuto. Oggi rivivo le Feijoe , mi è andata bene. E’ un ricordo piacevole con cui è bello convivere. Oggi. Domani tornerà qualcos’altro e non avrà questo buon odore.
Con la mia memoria ho fermato il tempo: ma il tempo non mi può fermare perciò vado avanti. ricordando il passato ogni giorno .
1 commento:
oggi le ho scoperte sotto un cespuglio della siepe dell'ufficio, ne ho raccolta una e l'ho assaggiata, era buonissima
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