Al corso di scrittura creativa, che ho fatto in un'altra epoca, ci facevano fare un esercizio "creativo" che si chiamava "Bocca d'Ombra" si scrivevano le parole di pancia senza preoccuparsi della metrica della grammatica e dell'ortografia.
Erano parole che uscivano di getto e senza censura, ma dovevano venire dalla pancia per esser genuine, ché quelle di testa sono complicate e arzigogolate e quelle del cuore si sa fanno male.
Ho continuato a fare gli esercizi di Bocca d'Ombra scrivendo le parole che vomitava la mia pancia su foglietti, dietro gli scontrini e quando ne ho in borsa sulla cartina delle Chewin gum della Brooklyn (sono una nostalgica ancora le uso).
Ogni tanto scrivo anche qua e premo il tasto "pubblica" invece che salva
Sono morta un giorno di Novembre:
un giorno strano
era ancora caldo
ma già cadevano le foglie sul viale
mentre continuavano le rose a fiorire
Sono morta un giorno di Novembre
non risorgo a Gennaio.
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