C'è l'emozione è c'è la rabbia di essere lì, perchè non ci dovrebbero essere bambini in ospedale, mai.
C'è la paura, che qualcosa succeda ed io ne sia spettatrice.
C'è la gioia, di portare un pacco di colore e di amore
C'è la musica, perchè ci sono le violiniste la mattina che fanno compagnia ai bambini e suonano canzoni speciali e a richiesta, ieri mattina suonavano Yellow Submarine.
C'è l'ospedale, e a me l'ospedale fa paura già dal parcheggio.
Io ci sono stata tanto all'ospedale quando ero piccola, non piccina, e mi ricordo.
Io a fare le consegne ci vado di corsa, ieri ci sono andata da sola e ho trovato tutto il coraggio, tutta la forza e tutto il cuore.
E non ho nemmeno sbagliato strada, non di proposito almeno.
Poi quando Silvia, la caposala, mi accoglie come un'amica mi dico che sono scema a pensare tante cose brutte, io porto cose belle, porto l'amore e le parole di Laura da Montemurlo, di Adriana, di Penelope, della Renza da Firenze, porto le preghiere che ho chiuso assieme ai punti, che non sono preghiere di chiesa ma preghiere di cuore e di amore.
Tiro fuori le scarpine e penso al mazzolino primavera, che si compra dai fiorai.
Torno a casa ed ho voglia di fare di più
Torno a casa e mi sento bene.
Torno a casa baciando col cuore tutti i piccoli capitani coraggiosi che incontro.
Le consegne sono speciali e diverse
Cuore di Maglia è uno.
Nessun commento:
Posta un commento