LAVORI FATTI A MANO
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granadiriso (chiocciola) yahoo.it
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25/11/10
Il giovane Holden
Impertinente, sbarazzino, bandito e brigante...
questa lana, dono di Marion, ha aspettato l'ispirazione, prima di tutto, ma anche che mi passasse la paura di usare una lana così bella ,la paura di fare una cosa inadeguata, poi quando ho visto questo ho pensato: è il suo!
è un modello free di Ravelry, l'ho tradotto da sola, l'ho fatto quasi uguale sicuramente ci ho messo del mio, ma la chiusura piquet è spettacolare e una volta imparata, lunga ma facile, fa tutti quei pippiolini che sono veramente un'amore!
Che dire bello quando le cose vengono dal cuore e dalla pancia che le senti esplodere e nascere dentro.
Che bello!
non lo scialle, non perchè l'ho fatto io,
Che bello!
così per tutto! si può dire ogni tanto, così tanto per cambiare!
Che bello!
Che bello!
Ooops il modello è "Holden Shawlette" di Mindy Wilkes
La lana "Lorna's Laces" Shepherd Sock Colore Black Purl è un regalo, prezioso e delizioso come Lei.
22/11/10
Xstmas Creativo
tutto quello che abbiamo in casa:
il cono di una matassa di lana (celo!)
della lana di più verdi (celo!)
ferri n°4 (celo!)
lana rossa (celo!)
spilli con capocchia (celo!)
uninetto 1,20 (celo!)
una serata nervosa (ce l'ho sempre!!)
un DVD poco interessante (Ironman2)
bambini che sbucciano caldarroste
un divano
un idea
Buon Natale!
18/11/10
Aggomitolata
Sono così: Aggomitolata sul divano non Raggomitolata, proprio così senza la R a me le erre non servono, ho imparato a non usarle più perché Lui ha la erre francese (non si usa nemmeno moscia) e così Matteo è diventato Matteo dopo che si è chiamato Andrea per due giorni ma queste sono storie che sapete già o che non sono importanti fanno parte del folklore familiare degli aneddoti che si racconteranno a Natale ai nipoti, se verranno.
Sono così aggomitolata attorno alla mia vita, una lunga serie di maglioni disfatti, di giorni, di ore, di colori e momenti annodati con cura l'uno accanto all'altro.
Prima erano matasse confuse di attimi distinti, buttate nel cassetto della vita poi ho aperto quel cassetto e piano piano ho dipanato i giorni e ne ho fatto gomitoli, piccini, come piccini sono giorni vissuti. Giorni non eclatanti fatti di 24h normali, banali, ripetuti come un motivo semplice che si impara a memoria. Sono giorni uguali, indistinti, ogni tanto un lampo di colore, un motivo bizzarro, poi di nuovo questa maglia legaccio, calda, rassicurante, monotona e ripetitiva.
Ho disfatto tutto, con cura, ogni giorno è stato annodato all'altro trovando un senso ed un perché.
Ci sono giorni neri (tanti e lunghi) e giorni gialli, qualche puntata di rosso piccante, del blu rassicurante e rosa antico. Gli ultimi tempi è un tripudio di Burgundi in tutte le sue sfumature. Il rosa cipolla accanto al ciclamino. Non trovo traccia di corallo. C'è tanto marrone e verde sottobosco, umido, marcio, molle ma tripudiante di vita.
Ho fatto un gomitolo lungo una vita e non basterà per farne una coperta, ho fatto ben poco in realtà a parte forse piangermi addosso più del dovuto, lamentarmi per cose inutili e aspettare, semplicemente, che il tempo passasse e andasse lontano.
Ora ne ho fatto un gomitolo, ho guastato la mia vita, come mi ha ripetuto Agnese per tre giorni, in fondo guastare è come disfare.....
Ho disfatto qualcosa e sono tornata indietro ma la vita non è un maglione e non si può disfare e rifare si può solo migliorare in corso d'opera, aggiustare mentre si fa, aggiungere un bottone o un giro di maglie, si può anche barare e recuperare una maglia o fare un m1 al posto del gettato il giro dopo, in fondo, sì la vita è come uno scialle: lo fai tornare e ti ci avvolgi come ti ci piace.
La vita non si disfà, come si dice "Buona la prima".....
16/11/10
Ne ho fatte di cose.....
ne ho fatte di cose in questi 3 giorni....
ho fatto pazzie, ho giocato, ho riso, mi sono arrabbiata, ho chiaccherato, ho ascoltato respiri, ho fatto la ribollita messicana (nuova variante!) ho comprato lana, ho finito uno scialle, sono stata con un amica e mi sono divertita da matti!
lei un po' meno! che ha sopportato tutto questo: figli non suoi, mariti assenti, caffè che non passano perchè la macchinetta è rotta, cibi strani e bizzarri, di spese fatte un minuto prima del pranzo che si mangia oggi? uova? ok vado a comprarle, che si è dovuta adattere ad una totale disorganizzazione ed una impreparazione nel ricevere ospiti che devo andare a ripetizione da Donna Letizia.
Come dico sempre dopo 6 che sei in casa sei un amico ma dopo 24 sei un parente! e allora non credo che alle sorelle si facciano tanti fichi...
E' stato bello ma ora devo andare a parlare con le maestre...
Avete visto lo scialle??
E' il modello "Winter Sea Shawl" di Emma
fatto in cotone color burgundy ho testato il suo pattern che dire ...meraviglioso!!! semplicemente.
Nota le foto le ha fatte Agnese pure questo le ho fatto fare!!!
Nota 2 Ci ha pure fatto l'Amatriciana per la pasta di stasera
12/11/10
La Ventisettesima ora
24h non sono più sufficienti, e sono anche una che dorme poco, ma ho, come dire, il cervello in produzione un nervoso iper-creativo un'instancabile voglia di fare e ce ne vorrebbero tre in più solo per poter star dietro a tutto.
beh gran parte del tempo se ne va nel pulire e mettere a posto la tana, accudire i cuccioli, cercare parcheggi, portare e prendere qualcuno da qualche parte, ogni tanto sono anche a cercare me.
Ho accumulato un ritardo così strepitoso che mi sembra sempre di avere dietro la testa il Bianconiglio con l'orologio in mano.
Ok l'ho scritto, l'ho detto e l'ho comunicato: mi sono persa circa 2 settimane, semplicemente non mi sono resa conto del tempo che è passato. Cosa ho fatto lo so: ci sono state cose brutte, mi hanno speronato la macchina e l'hanno già pure accomodata, ho fatto un lavoro, messo a posto cose, pulito bagni e cucinato pizze. Ho pure avuto le mie cose: sono segnate sul calendario. Ma sono cose successe di corsa, sono cose non godute, non vissute, sfiorate appena. La vita che corre è così veloce ed io avrei bisogno che fosse più lenta. Un momento per fermarmi a guardare, per bene, le foglie rosse sull'albero invece di intravederle dalla tramvia. Ho la sensazione che qualcosa mi stia sfuggendo di mano, di perdere qualcosa, forse è solo questo figlio già uomo che non risconosco, sono le rughe che vedo se non mi avvicino troppo allo specchio, sono, che ho questa sensazione strana, che non mi lascia in pace.
Ho questo progetto da ri-fare per mandare anche il mio progetto a "Unite Contro il Cancro"
04/11/10
La pallina con l'elastico
C'era un gioco, antico, dei miei tempi, era la racchetta con l'elastico che per quanto assurdamente tiravi la palla quella tornava sempre a rimbalzare sulla racchetta. Era l'allenamento di quando non andavamo a giocare a Ping-Pong, noi si andava al Cus in Santo Spirito, quando ancora i poteva andare, in Santo Spirito intendo. era il nostro sport perché lo zio era campione e noi dovevamo averlo nel sangue. E così in casa mia era tutto un racchettare, ma non è che ci piacesse tanto...
Però oggi mi sento tanto così: una pallina legata ad un elastico sballottata, tirata, buttata, gettata in qua e là, di corsa a fare, prendere, portare a rimbalzare sull'uscio di casa. Sono una pallina legata ad un elastico che vorrebbe andare ma che il dovere (quest'elastico che si tira e tira e tira) riporta sempre indietro e mi fa rimbalzare verso un'altra direzione. Vorrei essere solo una pallina da Ping-Pong, libera di nascondersi dietro un mobile, rotolare sotto il divano, volare fino sopra l'armadio. Vorrei prendere la finestra, senza la zanzariera, e scappare, oggi in questa giornata di sole e di impegni. Di doveri e di cose da fare. Vorrei essere il boccino di Harry Potter e correre fino a che il cercatore non mi prende e fa finire il gioco. Vorrei che qualcuno, in fondo, mi venisse a cercare dove mi sono persa e caso mai mi riportasse a casa.
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