Non è tempo di auguri, non perché non sia la data giusta, è scritto sul calendario e ci sono le vacanze da scuola, è che non è tempo, e come quando vuoi andare al mare e piove: non è tempo... perché qualcosa, in quella routine che siamo abituati a vivere e spesso critichiamo come abitudine, è diverso... è diverso quello che senti dentro: passi davanti alle uova di Pasqua e pensi ma che me ne frega, ne prendi uno, piccolo, giusto per i bambini, ma non i tuoi... guardi le persone ferme in fila a fare la spesa e pensi è normale, ma dentro sei diversa, non lo vuoi ammettere ma questa cosa, questo orrore ti ha scosso, ha scosso anche te che pensavi essere fatta di granito, solida come una roccia, la roccia che lunedì scorso alle 3,23 ha tremato, è crollata, si è infranta. E' caduta la certezza delle cose, delle situazioni, non mi sento al sicuro in casa, vorrei stare accanto, assieme alle persone che amo, odio pensarle distanti, e guardo le mie cose e penso come siamo attaccate ad esse, eppure tutto è superfluo. Ci parlano di bisogni primari, di necessita, ma io non so più quale sono le mie necessità, non riesco a dare loro una priorità, abbiamo perso il senso delle cose, le giuste proporzioni... Quando sono andata in India, io che vivevo di vestiti, glamour, e di tendenze, mi sono trovata a parlare con un indiano che viaggiava con addosso solo la camicia e la camicia era tutto ciò che possedeva eppure Lui aveva molto più di me che trascinavo enormi valige. Io vivo circondata dal superfluo, compro cose inutili, accumulo oggetti che , poi, mi circondano come barricate, quindi le cose che compro servono solo a proteggermi dagli altri, perché altri muri non posso costruire. Queste mie cose, che metto fra me e voi servono a cosa? a dimostrare che ho, che Ho cosa? più tempo? più roba? eppure non riesco a disfarmi da questo stash che mi circonda, non riesco a liberarmi dalle cose, degli attimi della mia vita. Sono una chiocciola con tutte e sue cose accumulate sulla schiena e ingombra di superfluo perdo di vista, o nascondo, le cose importanti che rimangono soffocate da cumuli di inutili oggetti...
Buona Pasqua.