LAVORI FATTI A MANO

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29/09/14

29 settembre

Oggi è così ....seduta in quel caffè. ...

17/09/14

Tengo il conto (metodo low cost)


Non dei giorni che passano, di quelli che mancano, di quelli che sono andati sprecati.
Non delle cose da fare, dei calzini da stendere, delle lavatrici ancora da fare
Non delle cose da sistemare, di quelle ancora in sospeso, di quelle che non hanno soluzione,

Non delle cose che ho fatto (uno è abbastanza?)

Tengo il conto dei giri dei ferri e delle maglie ma senza contagiri, perché ne ho uno sicuramente da qualche parte.. però non dove esattamente...


Ed in questo periodo di recessione, di attenzione alla spesa, di fare con poco ecco un sistema facile ed economico per tenere il conto

Allora io uso questo sistema che è un incrocio fra la life line e l'imbastitura:
Il metodo è banale ogni 10 giri ( o anche 5) lavoro la prima maglia ed un filo "passante" alla fine verrà una filza tipo imbastitura con intervalli regolari che mi daranno il numero esatto dei ferri lavorati....

Questo sistema è utile nel caso di calzini fatti a distanza di tempo l'uno dall'altro, evitando di contare tutte le volte.....

Al 6° giro (primo della nuova serie di 5) il  filo giallo viene passato dietro, lavorato con il filo normale e ripassato davanti, si fanno 4 giri lisci e poi di nuovo si lavora una maglia con il filo giallo.



Particolare dilla filza




questa è la filza del gambale del calzino , poi si possono usare fili diversi per ogni parte lavorata.



Altro sistema, che usava la mia mamma quando faceva i maglioni  era quello di mettere ogni 10 ferri una spilla da balia....

03/09/14

cucù

La mattina appena sveglia con ancora addosso la camicina (sexyssima) da notte. gli occhiali: che da vicino ci vedo meglio senza e il capello legato e stinto. Nient'altro che me e due caffè.

 si ritorna ad una banale normalità.

Fatta di piccole emozioni che durano attimi che sembrano eterni



01/09/14

Impressioni di Settembre

Sono nata a settembre e a settembre rinasco.
Tutti gli anni, come i funghi nei boschi o i ciclamini quando la stagione è giusta.
 Sono diventata pigra, il pigro malsano che mia nonna chiamava indolenza.
Voglio non esserlo più.
Ho aspettato che le cose maturassero o si mettessero a posto da sole.
 Talvolta succede.
Ho imparato che sedersi ed aspettare fa meno male che partire a testa bassa e lancia tesa. E funziona anche meglio.
Ho coltivato l'arte dell'attesa ne sono diventata maestra. L'attesa non delude mai. Non mi pongo tante aspettative, nè sto lì a macerarmi il fegato, in fondo gioisco per cose cose banali giusto una telefonata o un sasso trovato sul mare. Sono queste le cose che mi rendono felici.

Quello che mi arriva è un dono il resto non ha importanza.

Visto che per me, a Settembre,  incomincia, da sempre,  un nuovo anno, uno in più, riparto ora da zero: da quello che è rimasto, da quello che il tempo ha salvato, guarito, in qualche modo rimarginato.
Riparto dai cocci di me: piccoli frammenti sopravvissuti.  Al tempo e al dolore forte che ho provato. Dalle cicatrici, profonde, che sono rimaste.
Riparto dai piccoli raggi di sole che passano dalle stecche delle persiane.
Dall'orchidea che non è morta in Agosto.
Da piccoli momenti di felicità.
Riparto da qui, da me.

Intanto imparo a fare i calzini e voglio imparare anche a  fare i dolci (che con l'età, anche se non si dovrebbe, sono diventata golosa)
Ci sono novità piccole ( non sono incinta e ancora Stefano mi sopporta) ma che stanno cambiando la mia vita.

Piano piano tolgo i cerotti: voglio ricominciare a correre sono stata ferma troppo.





e fra le tante canzoni dedicate a Settembre (fateci caso sono un casino) ho scelto questa, sicuramente la meno famosa rispetto a quella della PFM, di Venditti, di Fortis, September Moon,  e perfino una di Peppino Gagliardi....ma ogni cosa ha un suo perchè non fermarsi alla prima ad esempio... io me le sono ascoltate tutte (giuro!!!) ;-)

Ritorno a casa

Ritorno a casa
Ribollita - Paella 1 a 0